martedì 29 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
sabato 26 aprile 2014
lunedì 21 aprile 2014
domenica 20 aprile 2014
La fragilità del fiore non è debolezza
E' un bonsai di faggio che raccolsi circa 25 anni fa in una faggeta di Arcinazzo Romano.
Penso che le piante abbiano il potere di trasmettere a noi qualcosa di profondo,
qualcosa che ti porta ad averne cura senza che te lo chiedano, senza che nessuno te lo ordini, si fa così, per un istinto naturale.
Che motivo abbiamo noi umani di stare li a curarle con innaffiamenti, con concimazione, con potature che rendono migliore la loro crescita, chi ce lo fa fare, infondo c'è la natura per questo, però nella mia vita ho notato che tutti coloro che hanno abbastanza cura delle piante hanno un senso diverso della vita rispetto a chi non lo fa.
Con questo non voglio certo dire che chi non cura le piante sia cattivo e chi le cura sia buono ma sicuramente una differenza c'è; per esempio nella cultura orientale la cura dei giardini è un elemento di terapia che se non sbaglio viene praticata proprio come cura della mente oltre alla bellezza ornamentale che un giardino ben curato può dare ad una villa oppure ad un parco.
Forse secondo me nelle piante esiste un richiamo alla nostra madre terra dalla quale noi ne facciamo parte integrante da sempre, e per alcuni in particolare questo richiamo è più forte, al punto che spesso senti dire da qualcuno che non va in vacanza perché non ha nessuno che possa prendersi cura di loro nelle sua assenza.
A questo punto mi chiedo senza prolungarmi troppo nel discorso che penso si sia capito in linea di massima :
che umano è chi non è sensibile a questo, e che comportamento esercita verso gli altri umani?
La varietà di umani è vasta, per esempio esiste chi cura la pianta perché ne sfrutta i frutti, chi ne fa un commercio chi le ha solo per vanto e la cura la lascia ad altri.... ma chi le ama veramente quasi allo stesso modo come se fosse una sua creatura?
Però se chiedi a chiunque incontri come immagina il paradiso sicuramente nella visione le piante e i fiori esistono.
sabato 19 aprile 2014
giovedì 17 aprile 2014
SE IO FOSSIMO NOI
A volte mi chiedo cosa cerca l'essere umano, o meglio, cosa cerchiamo tutti in questa nostra vita. Tutti si nasce senza nessun peccato, senza nessun problema, senza conoscenza se non quella istintiva del contatto con la mamma che da subito ci da la sicurezza e il calore necessario che serve.
Mi chiedo: cosa succede che ci fa essere diversi? Perché, durante il corso della vita mutiamo negli atteggiamenti, nella bontà, nei modi di interpretare l'amicizia, la famiglia , l'amore verso qualcun altro, la superbia, l'avarizia, la stupidità, la possessività, la cattiveria?... Non dovremmo essere tutti uguali?....Dovremmo, ma purtroppo non è così, la vita che ci viene data per essere vissuta allo stesso tempo vive noi a pari passo, l'unica cosa a nostro favore o sfavore è l'insegnamento che ci viene dato da chi è in vita prima di noi. Qui secondo me nasce il mistero di ciò che siamo oggi nel nostro presente......Una risposta potrebbe essere che noi, oggi, non siamo altro che vita di ciò che siamo stati..... Nati tutti uguali ma cambiati dalla stessa vita che ha cambiato chi ha vissuto ed è stato vissuto prima, non possiamo dire : io sono questo, quello, o quell altro, forse sarebbe più giusto sempre dire(noi) e forse così riusciremmo a trovare più risposte a tanti perché e a volerci bene tutti.....
Non tutti i perché hanno una risposta però chiedersi perché potrebbe essere la chiave del noi.....
Mi chiedo: cosa succede che ci fa essere diversi? Perché, durante il corso della vita mutiamo negli atteggiamenti, nella bontà, nei modi di interpretare l'amicizia, la famiglia , l'amore verso qualcun altro, la superbia, l'avarizia, la stupidità, la possessività, la cattiveria?... Non dovremmo essere tutti uguali?....Dovremmo, ma purtroppo non è così, la vita che ci viene data per essere vissuta allo stesso tempo vive noi a pari passo, l'unica cosa a nostro favore o sfavore è l'insegnamento che ci viene dato da chi è in vita prima di noi. Qui secondo me nasce il mistero di ciò che siamo oggi nel nostro presente......Una risposta potrebbe essere che noi, oggi, non siamo altro che vita di ciò che siamo stati..... Nati tutti uguali ma cambiati dalla stessa vita che ha cambiato chi ha vissuto ed è stato vissuto prima, non possiamo dire : io sono questo, quello, o quell altro, forse sarebbe più giusto sempre dire(noi) e forse così riusciremmo a trovare più risposte a tanti perché e a volerci bene tutti.....
Non tutti i perché hanno una risposta però chiedersi perché potrebbe essere la chiave del noi.....
mercoledì 16 aprile 2014
SORDO CARRO
Questa foto mi fa tornare alla mente un racconto che lessi tempo fa.......
Padre e figlio camminavano insieme in una strada di campagna; Giunti nelle vicinanze di una strada principale che portava al paese vicino il padre arrestò il passo e disse al figlio: aguzza le orecchie e dimmi cosa senti oltre il canto dei passeri...il figlio ascoltò per qualche secondo e poi rispose: sento il rumore di un carretto... bravo, è un carretto vuoto disse il padre...come fai a sapere che è vuoto se ancora non l'hai visto?...lo si può riconoscere dal rumore caro figliolo, più è vuoto e più rumore fa..........
Padre e figlio camminavano insieme in una strada di campagna; Giunti nelle vicinanze di una strada principale che portava al paese vicino il padre arrestò il passo e disse al figlio: aguzza le orecchie e dimmi cosa senti oltre il canto dei passeri...il figlio ascoltò per qualche secondo e poi rispose: sento il rumore di un carretto... bravo, è un carretto vuoto disse il padre...come fai a sapere che è vuoto se ancora non l'hai visto?...lo si può riconoscere dal rumore caro figliolo, più è vuoto e più rumore fa..........
martedì 15 aprile 2014
sabato 12 aprile 2014
Ognuno fa come vuole .
Questa è una stella di (Natale)
però siamo nel mese di aprile
( Pasqua), la cosa curiosa è che sta fiorendo adesso come si può vedere dalla foto... da oggi la chiamo : Stella di Pasquale.... perché lei viole così...
giovedì 10 aprile 2014
LA CANNA E IL VENTO
Nel boschetto degli alberi innamorati una piccola canna
si innamorò del vento che portava pioggia; allora gli alberi offesi la ripudiarono ...... Chiamarono il picchio dal becco forte che sentenziò la morte colpendo più volte al cuore la piccola canna dagli occhi di rugiada.........
lei ormai spezzata da quel giorno diventò un flauto.......
E da quel giorno le ferite degli amanti parlano con le dita del vento.
si innamorò del vento che portava pioggia; allora gli alberi offesi la ripudiarono ...... Chiamarono il picchio dal becco forte che sentenziò la morte colpendo più volte al cuore la piccola canna dagli occhi di rugiada.........
E da quel giorno le ferite degli amanti parlano con le dita del vento.
SIAMO ARCHI E FUMMO FRECCIE
mercoledì 9 aprile 2014
martedì 8 aprile 2014
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