domenica 30 giugno 2013

L'ISTINTO SALVA LA CONOSCENZA E UCCIDE LA DELUSIONE

La mia domanda è : perché, si , perché.
Mi trovo a chiedere perché a me stesso e mi rispondo: perché ti fai la domanda quando già sapevi la risposta, forse perché non volevi vedere ciò che era visibile per credere che nella vita le cose possono cambiare, possono essere diverse perché il tempo potrebbe aver modellato l'immodellabile?
Si , forse credevo che credere e guardare le cose e le persone in modo diverso mi insegnasse qualcosa in più, ma  purtoppo devo ammettere che sono cieco  spesso per volontà e non per disgrazia.
Tutto passa e tutto cambia, e allo stesso tempo nulla cambia e nulla passa. 
L'istinto, è la sola e unica cosa che non cambia la realtà.

FONTE VECCHIA NEL GIOVANE TEMPO.


DOVE IL TEMPO PASSA LIETO E LA VITA E' VIVA....




PURTROPPO E' COSì.....


"Ogni conoscenza comunicabile può solo agire come motivo sulla volontà, ma i motivi possono solo cambiare direzione della volontà, non la volontà stessa, e una persona può essere guidata da motivi immaginari al pari di quelli reali."

Perciò, è facile giudicare le azioni malvagie, mentre è invece difficile giudicare le azioni buone.
Infatti, i veri motivi che portano una persona a comportarsi bene possono essere molto diversi, e "la differenza è molto difficile da trovare, poiché essa risiede in fondo all'animo. Di conseguenza, noi non possiamo quasi mai giudicare con certezza, in senso morale, la condotta altrui, e raramente la nostra. Le azioni e i modi di agire possono essere assai modificati dai dogmi, dall'esempio e dall'abitudine. Ma tutte le azioni sono in sé solo immagini vuote: solo l'animo che ad esse conduce conferisce loro un significato morale."

Notevole quel "raramente la nostra".

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

sabato 29 giugno 2013

BONTA' E VIRTU' DELL'ESSERE.......

: la bontà si può insegnare?
La vera bontà, la virtù genuina, no, non si può insegnare. "La virtù, infatti, nasce sì dalla conoscenza, ma non da quella astratta, comunicabile con le parole. Per l'autentica ed intima essenza della virtù il concetto è sterile, così come lo è per l'arte."

sabato 22 giugno 2013

ESPOSTO AL VENTO

Mi dici: tu sei egoista, perché sono egoista, forse perché non faccio quello che gli altri vorrebbero? O forse perché faccio solo quello che va bene a me e non mi interessa se poi questo mio fare da malessere a chi vuole con la sua volontà starmi vicino?

Egoista sarei se dicessi: TU, FAI COME DICO IO E NON MI INTERESSA
SE NEL FARE LA MIA VOLONTA' POI STAI MALE, OPPURE FARE QUELLO CHE VOGLIO IO E TENERE CON FALSI MODI E FALSE PAROLE LE PERSONE INTRAPPOLATE IN UNA VOLONTA'INGANNEVOLE.
Allora, è egoismo se nella mia volontà di vita dico che non mi voglio sentire legato a qualcuno e non voglio che nessuno si senta legato a me???
Se io facessi ciò che non voglio fare e lasciassi che gli eventi mi spraffacessero non sarei egoista , ma sarei sicuramente un burattino animato e francamente questa è una cosa che non appartiene in alcun modo a me.....La vita è fatta anche di compromessi ma non per questo va negata la propria volontà a se stessi, fare in modo che chi ti stà intorno viva bene è giusto, ma se poi sta bene lui e male tu non avrebbe senso, l'importante è lasciare libero arbitrio perché noi non siamo di nessuno e nessuno è nostro.

Nella vita l'unica cosa che non puoi scegliere è il nascere, ti mettono al mondo i genitori per una loro volontà, è una cosa bella, ti danno una vita da vivere, per i primi anni ti danno anche delle regole, ti crescono come vogliono loro, secondo la loro volontà, tu devi fare e basta...... sono egoisti?.... assolutamente NO! Perchè un genitore cerca sempre di mettere il proprio figlio su una giusta via, ma lo diventerebbe se continuasse ad imporre regole sempre anche in età in cui puoi decidere da solo, questo purtroppo  però succede spesso, e come se non bastasse, spesso poi è il genitore che dice al figlio: TU sei un egoista perchè non fai quello che voglio io ma fai come cazzo ti pare.

Nella mia vita non ho avuto genitori che mi hanno chiuso le porte
quindi non sono stati egoisti nei miei confronti e nemmeno io lo sono stato verso di loro. Questa è la radice che ha alimentato la mia crescita, quindi non ci sono rami egoistici da potare nel mio albero.
Sono semplicemente l'albero che vedi, non ho tutti i rami perfetti, perché come ogni albero sono esposto al vento degli eventi,
ma nessuno di essi si nasconde dietro le foglie....


sabato 15 giugno 2013

Cogito Vestrum.....

Nasci nuovamente ogni volta  dalle ceneri del tuo dolore e diventerai più forte degli ostacoli in cui tu possa imbatterti per gli scherzi del destino .

Perché dentro di te c'è un essere capace di ogni cosa.

Trova sempre nello specchio il tuo coraggio e i tuoi sogni senza asserragliarti dietro le tue debolezze per giustificare le  tue sfortune.

Impara a conoscere te stesso e troverai la forza per non essere mai più burattino nelle mani di altri
perchè solo tu sei il tuo destino e nessuno può cambiarlo se tu non lo permetti.

Lascia che il tuo spirito viva così com'è perché sei parte della forza della  vita stessa
e quando le difficoltà della vita quali esse siano ti verranno a trovare, ricorda queste parole:

LO SCOPO DELLA VITA E'.... L'AMORE DI TE STESSO.

giovedì 13 giugno 2013

I CAMPIONI DI PIANCARDATO, 13-06-013



L'ESSERE PRESENTE E' IL RIFLESSO DELL'ETERNO...

La pce nasce dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso,
non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.

Sono le azioni che contano, i nostri pensieri  per quanto buoni possano essere sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.

"Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato, ricordati che contiene esseri come te."

E' più forte colui che ha  coraggio di aver paura, di chi ha paura di aver coraggio.

La battaglia della vita non è sempre a favore dell'uomo piu forte,
la vera partita della vita è essere consapevole dei propri stati d'animo.

Causa ed effetto non  sono aspetti successivi, ma effetti simultanei della stessa verità perché la causa può essere un effetto e un effetto può essere una parte della causa.

                                     PENSIERO DEL GATTO


lunedì 10 giugno 2013

IN PUNTA DI PIEDI

Ciò che posso dire è quello che però non devo dire, ciò che posso fare è quello che non dovrei fare, cio che faccio e quello che faccio e se pur sbagliato per altri per me è giusto, non posso pretendere, ma posso decidere se camminare o stare fermo, se ridere o piangere, se andare o restare, se aver paura o coraggio, e lo specchio sarà il mio giudice giusto.

Un uomo disse: la saggezza è la paura che cammina in punta di piedi....

SIAMO NOI

"Solo per esperienza possiamo apprendere ciò che vogliamo e ciò che possiamo: prima non lo sappiamo, non abbiamo carattere, e dobbiamo spesso venir rigettati, da duri urti esteriori, sulla nostra via."
(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione) 

domenica 9 giugno 2013

SARA SCRITTO NEI MEMORIALI STORICI



LA VITA INSEGNA O CAMBIA ?

Schopenhauer distingue tra carattere istintivo e carattere acquisito. Il carattere istintivo è innato e immutabile, il carattere acquisito si forma con l'esperienza, vivendo. Nell'uomo la razionalità può contrastare il carattere istintivo fino a negarlo, a fare l'opposto, e questo genera problemi, sia di coerenza personale nel corso del tempo, sia di tormento, di angoscia. Una persona che ancora non ha capito qual'è il suo carattere spontaneo, dato dall'incontro tra tendenze innate ed esperienze significative della vita, una persona che ancora non sa ciò che vuole e ciò che può mettendo la razionalità al servizio della realizzazione di sé, non ha carattere, scrive Schopenhauer: magari è anche persona di segno forte di situazione in situazione, ma va di qua e di là, ora si lascia andare all'impulsività ora è estremamente razionale, oppure segue faticosamente un'immagine costruita di sé in intimo conflitto con la propria natura - sembra una persona di carattere, ma non conosce se stessa, non conosce la sua volontà profonda, non sa tradurla realisticamente in vita vissuta: non ha carattere.


Nel dire comune, una persona "ha carattere" in due casi molto diversi, due tipi umani riconoscibili: quelli che sono in sufficiente sintonia con se stessi e se cerchi di contrastare il loro modo di essere oltre la loro pazienza prima ti avvertono poi se ne vanno o ti fanno la guerra finché non la smetti o non te ne vai tu, e quelli tutti d'un pezzo, a struttura rigida, che portano avanti un'idea, un'immagine idealizzata, una risolutezza di testa, che, probabilmente, vive su una ignoranza corazzata delle proprie tendenze naturali.


"Il carattere acquisito si acquista vivendo, con l'uso del mondo, e di questo si parla, quando un uomo è lodato per avere carattere, o biasimato perché ne manca."

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)


venerdì 7 giugno 2013

L'UOMO CHE NON SA'

"Un uomo, prima di giungere a sapere ciò che vuole e ciò che può, nonostante la fermezza del suo carattere naturale, è senza carattere, e quantunque nel complesso debba rimanere fedele a se stesso e percorrere fino in fondo la sua strada, tratto dal suo demone, non descriverà una linea retta, ma incerta e disuguale, vacillerà, devierà, tornerà indietro, procurandosi rimorso e dolore: tutto questo perché, di quanto per l'uomo è possibile e raggiungibile, ancora non sa ciò che soltanto è per lui conforme ed eseguibile, anzi, anche semplicemente godibile."

giovedì 6 giugno 2013

DOVE PENSERAI.......

Dove rivolgi il tuo pensiero, là vivi la tua vita, ma sarai sempre orfano/a se cerchi negli altri il volere di essere amato/a.
E mentre contempli il tuo silenzio pensa che TU sei vita, e non un'aquila senza nido, perchè l'oliva che cadde dall'abero ringraziò l'olivo e la terra che la accolse.

                                                                                                                      P. Luciano

ZUCCA?

"La soddisfazione oppure l'angoscia con cui guardiamo indietro al cammino percorso nella nostra vita non provengono dall'esistere tuttora quelle azioni passate, ché esse sono svanite, furono e non sono più; ma la loro grande importanza per noi proviene dal loro significato, proviene dal fatto che quelle azioni sono l'immagine del nostro carattere, lo specchio della volontà, guardando il quale noi conosciamo il nostro più intimo io, il nucleo della nostra volontà. E poiché questo non ci è noto in anticipo ma soltanto dopo, dobbiamo affaticarci e combattere nel tempo affinché l'immagine che veniamo a creare con le nostre azioni riesca tale che la sua vista ci rassereni il più possibile, e non ci travagli."

mercoledì 5 giugno 2013

COME GLI EVENTI


"Come gli eventi saranno sempre conformi al destino, cioè all'infinita concatenazione delle cause, così le nostre azioni saranno sempre conformi al nostro carattere; ma, come non possiamo sapere prima il nostro destino, così non possiamo sapere prima il nostro carattere, ma unicamente dopo, con l'esperienza: così veniamo a conoscere gli altri e noi stessi.


"(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

LA DIFFERENZA




"Così accade nella vita, in cui noi possiamo seguire con serietà e fortuna una determinata aspirazione, sia essa al piacere, all'onore, alla ricchezza, alla scienza, all'arte o alla virtù, solo quando eliminiamo tutte le pretese ad essa incompatibili e rinunciamo ad esse; perciò il semplice volere, ed anche il potere, non sono in sé ancora sufficienti, ma un uomo deve anche SAPERE ciò che vuole, e SAPERE ciò che può."
"Mentre l'animale viene sempre mosso da una rappresentazione esclusivamente intuitiva, l'uomo s'affatica ad escludere questo tipo di motivazione per farsi condurre soltanto da rappresentazioni astratte, traendo da ciò tutto il possibile vantaggio della sua razionalità, senza dipendere dal presente, non scegliendo o fuggendo il piacere o il dolore del momento, ma considerando dell'uno e dell'altro le conseguenze."

                      (A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

domenica 2 giugno 2013

AL POSTO DEL BIDENDO


La quale immagine è la nostra vita

 
"In una persona sana solamente le azioni pesano sulla coscienza, e non i desideri o i pensieri: soltanto le azioni, infatti, ci tengono innanzi lo specchio della nostra volontà. L'azione non meditata, commessa in un cieco impeto, è in certo modo un che di mezzo tra semplice desiderio e decisione: quindi essa, mediante vero pentimento che si mostri anche nell'azione, può essere cancellata come una linea mal tracciata nell'immagine della nostra volontà, la quale immagine è la nostra vita."

AZIONI

"Soltanto nell'uomo la decisione e non soltanto il desiderio è valido segno del suo carattere, per lui stesso e per gli altri.
Per lui stesso, però, come anche per gli altri, la decisione diventa certa soltanto con l'azione."

"Come gli eventi saranno sempre conformi al destino, cioè all'infinita concatenazione delle cause, così le nostre azioni saranno sempre conformi al nostro carattere; ma, come non possiamo sapere prima il nostro destino, così non possiamo sapere prima il nostro carattere, ma unicamente dopo, con l'esperienza: così veniamo a conoscere gli altri e noi stessi."
(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

OCCUPATAMENTE

Vorrei parlare della gelosia: cos'è la gelosia? Un sentimento? Un espressione del nostro essere? Un pensiero di possessività? Oppure una grande insicurezza di se stessi? 
E' tutto questo, ma soprattutto un MOSTRO che si radica dentro, e viene alimentato da noi stessi come un cane che si morde la coda.

Purtroppo esiste un numero spaventoso di persone possedute da questo maligno disturbo ma non tutti se ne accorgono, e questo secondo me è ancora più grave della gelosia stessa.

Di solito tale argomento fa riferimento all'amore, perché è in questi contesti che  portando l'essere umano a commettere cose orribili, come uccidere, poi se ne parla e a quanto pare ultimamente se ne parla abbastanza.

Esistono anche altre forme di gelosia, sicuramente non violente come quelle di cui ho appena scritto, ma non per questo meno fastidiose, difficili da sopportare, insomma come piccole spine nel fianco che non permettono la totale libertà dell'essere, ad esempio l'amicizia che se vissuta con la presenza del terzo incomodo ( il mostro) diventa pesante.

L'amicizia è una delle cose belle della vita perché secondo me in un'amicizia sana tutto è possibile, si possono varcare confini che  non potremmo mai varcare con una moglie, con una madre, con un figlio.

Io personalmente ho ospitato per un periodo quell'essere dentro di me e posso con certezza assoluta affermare che non esiste cosa peggiore, è come avere un proiettore di immagini nella mente alimentato dalla corrente dei nostri nervi, come scosse negative che intrecciano tutti i pensieri che tu però vedi in maniera chiara (films fantascentifici) diventi regista e attore allo stesso tempo.

E' difficile liberarsene ma non impossibile ....

Cari Amici, Cari Amori: provate ad aprire la finestra e gurdate fuori : il mondo è bello e la vita lo è ancor di più se si vive liberi.........

sabato 1 giugno 2013

SOGNI MORENTI.......

LASCIO I MIEI SOGNI AL VENTO PERCHE' VOLINO  LONTANO, E LE ALI NEL CASSETTO PER NON POTERLI RINCORRERE....

Lascio il tempo al tempo che trova, perchè nel mare in burrasca  l'uomo non comanda...

Lascio un solo nome al mio passaggio che nessuno sentirà perchè non l'ho mai pronunciato...

Lascio ad ognuno il pensiero di ridere di me,  perchè non sapranno mai quanto possa io ridere del  loro...

QUANDO SI PENSA TROPPO

"A ragione Epitteto dice: Non sono le cose stesse a tormentare gli uomini, ma le idee che si fanno su di esse"; e Seneca: Sono più numerose le cose che ci impauriscono di quelle che ci circondano."

QUELLI FORTI, SO' FORTIIIII.....


A CHI TOCCA TOCCA


CAPPELLO ROSSO, MIRINO GROSSO!!!


PASSAGGIO DEL TESTIMONE (SANACUL)