mercoledì 5 giugno 2013

LA DIFFERENZA




"Così accade nella vita, in cui noi possiamo seguire con serietà e fortuna una determinata aspirazione, sia essa al piacere, all'onore, alla ricchezza, alla scienza, all'arte o alla virtù, solo quando eliminiamo tutte le pretese ad essa incompatibili e rinunciamo ad esse; perciò il semplice volere, ed anche il potere, non sono in sé ancora sufficienti, ma un uomo deve anche SAPERE ciò che vuole, e SAPERE ciò che può."
"Mentre l'animale viene sempre mosso da una rappresentazione esclusivamente intuitiva, l'uomo s'affatica ad escludere questo tipo di motivazione per farsi condurre soltanto da rappresentazioni astratte, traendo da ciò tutto il possibile vantaggio della sua razionalità, senza dipendere dal presente, non scegliendo o fuggendo il piacere o il dolore del momento, ma considerando dell'uno e dell'altro le conseguenze."

                      (A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

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