giovedì 19 dicembre 2013

l'ho letto da qualche parte


La vita ci da la bilancia, da una parte c'è il cuore e dall'altra la ragione, sta soltanto a noi cercare di non perdere l'equilibrio, perché si può vivere di sogni, ma si muore di realtà.
le verità più grandi di questo mondo non possono essere dimostrate, allora la solitudine per il pensiero diventa come la sorgente per il fiume.
                     MA
Il buio nella mente umana è un abisso che da vertigini.

martedì 10 dicembre 2013

A FARE FATTO

Fare qualcosa fatta bene o fare qualcosa di buono e dirlo annulla il fatto.
Non fare nulla annulla il nulla.
Quindi annullare il nulla o il fatto???
----------------------------------------------
Forse fare meglio è: Fare e non dire, poi ciò che si trae da quel fare senza dire usarlo solo per se stessi, per una prossima volta.
Dal passato puoi trarre un presente,  ma da un presente consapevole e soprattutto silenzioso
puoi trarre di sicuro un futuro migliore..

domenica 1 dicembre 2013

GRAZIE

IL VINO PORTATO DA ROM...

UN MIO AMICO, mi ha regalato una bottiglia di questo vino
quello che non sapevo è che  ho scoperto ieri sera quando l'ho assaggiato per la prima volta
è il  potere che può avere :
Parto un po da lontano per raccontare cosa è capitato a me nell'aprire quella bottiglia.
Ieri mattina come ogni sabato mi sono alzato molto presto e sono andato in campagna con BYLLI
(giornata bella ma molto fredda)
Il mio capanno l'ho fatto tra i filari di una vigna, non è molto grande, ma forse proprio per questo motivo mi piace andarci, ho passato una bella mattinata, poi quando sono tornato alla macchina come consuetudine ho aperto il bagagliaio posteriore per far salire BYLLY
ho posato il mio zaino e come sempre ho tolto le cartucce dal serbatoio del fucile, quest'ultima cosa la faccio poggiando il piede sul paraurti posteriore e l'arma sulla coscia come appoggio per il calcio del fucile, cosi la canna va verso l'alto e non si corre nessun pericolo mentre si scarica , ma ieri ho tolto soltanto le cartucce nel serbatoio e non quella in canna, così quando ho tirato il grilletto il fucile ha sparato (nulla di grave ) nessun pericolo , perché come detto prima la canna sta verso l'alto e quindi non può recare danno .
Quello che non avevo mai considerato però l'ho scoperto attraverso il dolore atroce che mi a provocato il rinculo del calcio sul muscolo della coscia, e ancora di più nelle ore successive del pomeriggio, fino a sera , quando poi ho aperto quella bottiglia e ho assaggiato quel vino la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di non dire ha nessuno quanto fosse buono
(me lo avrebbero finito) ma se ne sono accorti forse dalla mia espressione e quindi l'ho dovuto dividere.
Finita la cena nella quale ho bevuto un bicchiere in più del mio solito nell'alzarmi da tavola mi sono reso conto che il dolore alla coscia che prima mi dava difficoltà anche per un piccolo movimento era quasi scomparso (vino miracoloso, ho pensato).
OGGI NON SONO ANDATO A CACCIA, HO RITENUTO CHE UN ALTRO BUON BICCHIERE A PRANZO FARA' PASSARE TUTTO...

mercoledì 2 ottobre 2013

UN RACCONTO DI PAPA'

ERO PICCOLO E LUI MI DISSE... VIENI, SIEDITI QUI ACCANTO A ME.
CONOSCO DUE PERSONE CHE UN TEMPO SI INCONTRARONO, DIVENTARONO AMICI E LO RIMASERO FINO A QUANDO UNO DEI DUE COMINCIO' NEI LORO DISCORSI AD ALZARE LA VOCE, ALLORA L'ALTRO PER NON SENTIRE LE URLA SI ALLONTANAVA, QUESTA DISTANZA CRESCEVA SEMPRE DI PIU' PERCHE' CHI URLAVA ALZAVA SEMPRE PIU' IL TONO DI VOCE PER FARE IN MODO CHE L'ALTRO ASCOLTASSE.... IL RISULTATO FU CHE LA DISTANZA TRA I DUE DIVENTO' COSI' LONTANA CHE LE PAROLE NON ARRIVARONO  PIU'........ NELLA MIA VITA HO TENUTO SEMPRE IN MENTE QUESTO RACCONTO E MI SONO SEMPRE ALLONTANATO DA CHI URLA, PERO', ORA E SOLO ORA, CHE SONO DIVENTATO GRANDE E HO UN'ETA' MAGGIORE A QUELLA DI MIO PADRE PERCHE' PURTOPPO LUI MI HA LASCIATO TANTO TEMPO FA, CAPISCO IL VERO SENSO DI QUELLO CHE VOLEVA INSEGNARMI.... DAL RACCONTO SI PUO' INTERPRETARE CHE LUI VOLESSE DIRMI DI VIVERE UNA VITA SENZA URLARE MAI VERSO ALTRI E STARE ALLA LARGA DA CHI URLA, MA SECONDO ME VOLEVA DIRE CHE SE NELLA VITA INCONTRI UNA PERSONA CHE NON E' COME TU PENSI CHE SIA E' INUTILE STARE LI A CERCARE DI FAR CAMBIARE IL SUO MODO DI ESSERE, PERCHHE' QUELLA PERSONA PUO' AVERE RAGIONE SE URLA IN QUANTO NON VIENE ASCOLTATA MA SBAGLIA NELL'URLARE PER FARSI CAPIRE, E L'ALTRA PUO' AVERE RAGIONE PERCHE' NON VUOLE ESSERE RIPRESA IN QUANTO PENSA CHE QUELLO CHE FA SIA CORRETTO O GIUSTO MA ANCHE ESSA SBAGLIA PERCHE' POTREBBE ASCOLTARE....QUINDI,(TUTTI POSSIAMO ESSERE GIUSTI HO SBAGLIATI)... LA COSA CHE ALLA FINE BISOGNA CAPIRE CON INTELLIGENZA E' CHE QUANDO INCONTRI QUALCUNO DIVERSO DA TE DEVI PRIMA CAPIRE SE VUOI O NON VUOI CHE CAMMINI AL TUO FIANCO, MA PRIMA ANCORA DI FARE QUESTO DEVI CONOSCERE TE STESSO..... E SU QUESTE VECCHIE PAROLE TIRO LE MIE SOMME E FINALMENTE CONOSCO ME....  

giovedì 19 settembre 2013

Penso che il tempo faccia  cambiare molte cose, noi stessi cambiamo, cambiamo aspetto, cambiamo atteggiamenti verso le altre persone, cambiamo il modo di pensare e diverse abitudini- ma secondo me non sono mai veri cambiamenti, li chiamerei "smussature di carattere".
Scrivo questo perché penso che chi nasce tondo non può morire quadrato, anche se mi è stato fatto notare da chi ne sa più di me in merito che noi, tutti, si nasce normali e poi per effetti o cause non nostre possiamo diventare tondi o quadrati, ha ragione è proprio così. Per esempio: Io, Luciano, quando sono venuto al mondo ero un bambino normale come tutti, poi nei primi anni di età che secondo me sono quelli fondamentali ho sviluppato un certo tipo di carattere, buono o cattivo non lo sò, "non stà certo a me giudicarlo" ma questo sono e per quanto io cercassi di voler cambiare questo mio modo di essere direi soltanto menzogne a me stesso, quindi si rafforza in me il pensiero che chi è tondo è tondo e chi è quadrato è quadrato.
Tutto questo che ho scritto chiaramente vale per me, perché non posso certo pretendere che altri siano dello stesso mio parere,
anche se debbo riconoscere che ho un grande difetto nel mio carattere, cioè spesso, anzi molto spesso, cado nell'errore di voler far capire alcuni miei pensieri e modi di fare ad altri e spesso con un accanimento tenace che alla fine porta solo delusione a me stesso e allo stesso tempo anche qualche bel calcio sulle palle.
Ora a questo punto, riconosco questo mio difetto che potrei benissimo eliminare facendomi semplicemente i fatti  miei senza pensare troppo a cose che  potrebbero non interessarmi e
 se penso  a quello che mio padre mi diceva spesso: " lavare la testa al somaro si spreca tempo e sapone " sarei un saggio, ma purtroppo sono SOMARO a mia volta.
Un mio AMICO, non molto tempo fà mi disse mentre si faceva una simpatica risata venuta fuori da alcuni miei racconti, che stavo esercitando un accanimento terapeutico esagerato verso una vettura che non voleva andare e aggiunse " che pur essendo in un certo senso dottore e terapista di automobili
stavo facendo accanimento terapeutico".
Beh! devo dargli ragione, quell'automobile non và non và, e devo dargli ancora ragione perché anche se in parole diverse anche lui mi stava dicendo le stesse parole di mio padre, e come mio pare forse non condivide i miei modi di fare ma li capisce perché lui,è, un dottre, io NO.


martedì 10 settembre 2013

Superficiale?

Si sente spesso parlare di superficialità... superficialità? Che cos'é la superficialità? E' forse prendere le cose alla leggera senza un pensiero che nasce da dentro e che ci porta ad agire e fare cose concrete, visibili, utili verso altri senza tante parole di contorno? Ad esempio: "sei tutta la mia vita", "ti amo più di ogni cosa al mondo", oppure: "ciao mio grande amore come stai? Dormito bene tra le mie braccia" ecc ecc.
E' superficialità, dire, dire, dire tante belle parole, tanti abbracci, carezze, complimenti e, poco, pochissimo fare o agire al punto da non preoccuparsi se poi gli altri stanno in situazioni difficili?

Ho scritto superficialità ma forse potevo dire amore o modo di amare, comunque secondo me è un discorso che cammina sulla stessa linea, però proseguo dicendo che se dovessi, io, trovarmi a giudicare o scegliere tra le persone che incontrassi nella mia vita, sceglierei senza ombra di dubbio persone che volano su nuvole basse dove per arrivarci non servono tante scale fatte di parole.
Proseguo ancora dicendo che come in tutte le cose servirebbe "la giusta misura", ma come posso sapere qual'è la giusta misura se poi nella vita incontro persone con pensieri e modi diversi di fare e dire?
Potrei incontrare qualcuno che ha bisogno di più parole e meno fatti o viceversa, allora dovrei comportarmi sempre secondo la situazione che incontro? E chi sarei, io, se facessi così?
Le persone che hanno bisogno di contatto fisico per comunicare  sono (cinestesiche), quelle che hanno bisogno di  immagini e proiezioni sono (visive), e quelle che hanno bisogno di parole suoni e discorsi sono (uditive).
Uno ha bisogno dell'abbraccio, uno ha bisogno del fiore e uno ha bisogno della parola "ti amo".
Quindi alla fine del discorso vorrei ricollegarmi alla parola superficialità dicendo che tutti potremmo essere giudicati superficiali, dipende  da come vieni giudicato dall'altro che è diverso da te e allora a quel punto una relazione non funzionerà mai anche se c'è amore, perchè solo l'amore non basta.

sabato 24 agosto 2013

ROTELLO, LUTELLO E OTELLO.

ROTELLO DISSE A LUTELLO: DEVI VOLERE E' COME DIRE FERRO DI LEGNO, E OTELLO DISSE A ROTELLO: BRAVO!!!

mercoledì 31 luglio 2013

CAMBIO SCOPPIATO FIAT SEDICI ....

MECCANICA VERA
                                                                 IL COLPEVOLE
                                                                    




 

giovedì 25 luglio 2013

DOLORE CLANDESTINO





TUTTO PASSA, E  TUTTO  TORNA  NEI  RICORDI  DI  QUEI  PASSI  FATTI  INSIEME.
TUTTO PASSA, E  TUTTO  SI  VESTE  DI COLORI  DIVERSI  COME  L'AUTUNNO. 
TUTTO PASSA, E  TUTTO  SI  ACCETTA  INSIEME  A  QUEL  DOLORE  CLANDESTINO
RESO  FELICE  DAL  SAPERE  CHE  SEI  DOVE  VUOI  ESSERE...........

mercoledì 17 luglio 2013


…Come neve al sole…

 

Sarò come neve che fiocco dopo fiocco

sulla tua cima dolcemente mi adagerò

                              e al primo raggio di sole

scrosciante scenderò dal pendio

mentre nel fumo dello nebbia

ci sarà l’arcobaleno per te

domenica 14 luglio 2013



Ora, scrive Schopenhauer, ora, prima che vada a mostrarvi "... come l'amore conduca alla liberazione, cioè alla totale rinuncia alla volontà di vivere, ossia ad ogni volere, ed anche come un'altra strada, meno agevole tuttavia più frequente, porti l'uomo alla stessa meta", prima che vada a mostrarvi queste due vie di liberazione devo enunciare e spiegare "un principio che fa parte integrante del pensiero che sto per esporvi."Ogni amore puro e vero è compassione, e ogni amore che non è compassione è egoismo. L'eros, la brama amorosa, è egoismo; l'amore puro, agape, è compassione. Spesso entrambi si trovano insieme. Persino la vera amicizia è sempre una mescolanza di egoismo e compassione: è egoismo il provar piacere per la presenza dell'amico; è compassione la sincera partecipazione al suo benessere e al suo dolore e i sacrifici disinteressati che si fanno per lui."

Qui Schopenhauer esplicita cosa intende per compassione, anche se si capisce dall'insieme del suo dire. Compassione è sincera partecipazione al benessere o al dolore dell'altro, ed è azione disinteressata in suo favore.


(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)


venerdì 12 luglio 2013

"L'egoista si sente circondato da fenomeni estranei e nemici, e tutta la sua speranza si basa sul proprio benessere. Il buono vive in un mondo di fenomeni amici: il benessere di ognuno di quelli è il suo proprio. Perciò, quantunque la conoscenza del destino umano in generale non renda lieto il suo stato d'animo, tuttavia la costante conoscenza della sua propria essenza in ogni essere vivente gli dà un certo equilibrio e persino una certa serenità d'animo. Infatti, l'interesse allargato ad innumerevoli fenomeni non può preoccupare come quello concentrato su uno solo."(Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

domenica 7 luglio 2013

SENZA DIFFERENZE




"La vera bontà d'animo, la virtù disinteressata e la pura magnanimità non derivano dalla conoscenza astratta, ma pur sempre dalla conoscenza: quella immediata e intuitiva, che non si può eliminare o sostenere con argomentazioni, una conoscenza che non si può neppure comunicare, che sorge spontaneamente in ognuno e non trova adeguata espressione nelle parole ma esclusivamente nelle azioni, nella condotta, nella vita dell'uomo."
"E' giusto colui che riconosce quel confine puramente morale tra giusto ed ingiusto e lo fa valere anche quando lo Stato o un altro potere non lo difendono, nell'affermazione della propria volontà che non arriva mai a negare quella degli altri, senza infliggere sofferenze ad altri per accrescere il proprio benessere. Il giusto non afferma la manifestazione della propria volontà negando tutte le altre: gli altri non sono soltanto delle semplici larve la cui essenza è totalmente diversa dalla sua; con il suo modo di agire egli mostra di riconoscere la propria essenza, cioè la volontà di vivere, anche negli altri, e in questo grado la sua visione trapassa il velo di Maya, e mette pertanto l'essere che sta fuori di sé sullo stesso piano del proprio: non lo ferisce."
La condotta giusta, dunque, è l'effetto di una percezione-visione-conoscenza che va al di là della rappresentazione di alterità assoluta tra sé e il resto del mondo.

giovedì 4 luglio 2013

ELASICO SALICE.

L' allievo chiese al  maestro: Dobbiamo cercare la vittoria nella lotta?
Il maestro rispose: Ragiona, e se puoi evita di lottare.
Allora dobbiamo essere sconfitti?
Se non c'è lotta non c'è sconfitta  ne vittoria, non è necessario lottare per sopravvivere,
Il salice elastico non lotta contro la bufera, eppure sopravvive.

domenica 30 giugno 2013

L'ISTINTO SALVA LA CONOSCENZA E UCCIDE LA DELUSIONE

La mia domanda è : perché, si , perché.
Mi trovo a chiedere perché a me stesso e mi rispondo: perché ti fai la domanda quando già sapevi la risposta, forse perché non volevi vedere ciò che era visibile per credere che nella vita le cose possono cambiare, possono essere diverse perché il tempo potrebbe aver modellato l'immodellabile?
Si , forse credevo che credere e guardare le cose e le persone in modo diverso mi insegnasse qualcosa in più, ma  purtoppo devo ammettere che sono cieco  spesso per volontà e non per disgrazia.
Tutto passa e tutto cambia, e allo stesso tempo nulla cambia e nulla passa. 
L'istinto, è la sola e unica cosa che non cambia la realtà.

FONTE VECCHIA NEL GIOVANE TEMPO.


DOVE IL TEMPO PASSA LIETO E LA VITA E' VIVA....




PURTROPPO E' COSì.....


"Ogni conoscenza comunicabile può solo agire come motivo sulla volontà, ma i motivi possono solo cambiare direzione della volontà, non la volontà stessa, e una persona può essere guidata da motivi immaginari al pari di quelli reali."

Perciò, è facile giudicare le azioni malvagie, mentre è invece difficile giudicare le azioni buone.
Infatti, i veri motivi che portano una persona a comportarsi bene possono essere molto diversi, e "la differenza è molto difficile da trovare, poiché essa risiede in fondo all'animo. Di conseguenza, noi non possiamo quasi mai giudicare con certezza, in senso morale, la condotta altrui, e raramente la nostra. Le azioni e i modi di agire possono essere assai modificati dai dogmi, dall'esempio e dall'abitudine. Ma tutte le azioni sono in sé solo immagini vuote: solo l'animo che ad esse conduce conferisce loro un significato morale."

Notevole quel "raramente la nostra".

(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)

sabato 29 giugno 2013

BONTA' E VIRTU' DELL'ESSERE.......

: la bontà si può insegnare?
La vera bontà, la virtù genuina, no, non si può insegnare. "La virtù, infatti, nasce sì dalla conoscenza, ma non da quella astratta, comunicabile con le parole. Per l'autentica ed intima essenza della virtù il concetto è sterile, così come lo è per l'arte."

sabato 22 giugno 2013

ESPOSTO AL VENTO

Mi dici: tu sei egoista, perché sono egoista, forse perché non faccio quello che gli altri vorrebbero? O forse perché faccio solo quello che va bene a me e non mi interessa se poi questo mio fare da malessere a chi vuole con la sua volontà starmi vicino?

Egoista sarei se dicessi: TU, FAI COME DICO IO E NON MI INTERESSA
SE NEL FARE LA MIA VOLONTA' POI STAI MALE, OPPURE FARE QUELLO CHE VOGLIO IO E TENERE CON FALSI MODI E FALSE PAROLE LE PERSONE INTRAPPOLATE IN UNA VOLONTA'INGANNEVOLE.
Allora, è egoismo se nella mia volontà di vita dico che non mi voglio sentire legato a qualcuno e non voglio che nessuno si senta legato a me???
Se io facessi ciò che non voglio fare e lasciassi che gli eventi mi spraffacessero non sarei egoista , ma sarei sicuramente un burattino animato e francamente questa è una cosa che non appartiene in alcun modo a me.....La vita è fatta anche di compromessi ma non per questo va negata la propria volontà a se stessi, fare in modo che chi ti stà intorno viva bene è giusto, ma se poi sta bene lui e male tu non avrebbe senso, l'importante è lasciare libero arbitrio perché noi non siamo di nessuno e nessuno è nostro.

Nella vita l'unica cosa che non puoi scegliere è il nascere, ti mettono al mondo i genitori per una loro volontà, è una cosa bella, ti danno una vita da vivere, per i primi anni ti danno anche delle regole, ti crescono come vogliono loro, secondo la loro volontà, tu devi fare e basta...... sono egoisti?.... assolutamente NO! Perchè un genitore cerca sempre di mettere il proprio figlio su una giusta via, ma lo diventerebbe se continuasse ad imporre regole sempre anche in età in cui puoi decidere da solo, questo purtroppo  però succede spesso, e come se non bastasse, spesso poi è il genitore che dice al figlio: TU sei un egoista perchè non fai quello che voglio io ma fai come cazzo ti pare.

Nella mia vita non ho avuto genitori che mi hanno chiuso le porte
quindi non sono stati egoisti nei miei confronti e nemmeno io lo sono stato verso di loro. Questa è la radice che ha alimentato la mia crescita, quindi non ci sono rami egoistici da potare nel mio albero.
Sono semplicemente l'albero che vedi, non ho tutti i rami perfetti, perché come ogni albero sono esposto al vento degli eventi,
ma nessuno di essi si nasconde dietro le foglie....


sabato 15 giugno 2013

Cogito Vestrum.....

Nasci nuovamente ogni volta  dalle ceneri del tuo dolore e diventerai più forte degli ostacoli in cui tu possa imbatterti per gli scherzi del destino .

Perché dentro di te c'è un essere capace di ogni cosa.

Trova sempre nello specchio il tuo coraggio e i tuoi sogni senza asserragliarti dietro le tue debolezze per giustificare le  tue sfortune.

Impara a conoscere te stesso e troverai la forza per non essere mai più burattino nelle mani di altri
perchè solo tu sei il tuo destino e nessuno può cambiarlo se tu non lo permetti.

Lascia che il tuo spirito viva così com'è perché sei parte della forza della  vita stessa
e quando le difficoltà della vita quali esse siano ti verranno a trovare, ricorda queste parole:

LO SCOPO DELLA VITA E'.... L'AMORE DI TE STESSO.

giovedì 13 giugno 2013

I CAMPIONI DI PIANCARDATO, 13-06-013



L'ESSERE PRESENTE E' IL RIFLESSO DELL'ETERNO...

La pce nasce dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso,
non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.

Sono le azioni che contano, i nostri pensieri  per quanto buoni possano essere sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.

"Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato, ricordati che contiene esseri come te."

E' più forte colui che ha  coraggio di aver paura, di chi ha paura di aver coraggio.

La battaglia della vita non è sempre a favore dell'uomo piu forte,
la vera partita della vita è essere consapevole dei propri stati d'animo.

Causa ed effetto non  sono aspetti successivi, ma effetti simultanei della stessa verità perché la causa può essere un effetto e un effetto può essere una parte della causa.

                                     PENSIERO DEL GATTO


lunedì 10 giugno 2013

IN PUNTA DI PIEDI

Ciò che posso dire è quello che però non devo dire, ciò che posso fare è quello che non dovrei fare, cio che faccio e quello che faccio e se pur sbagliato per altri per me è giusto, non posso pretendere, ma posso decidere se camminare o stare fermo, se ridere o piangere, se andare o restare, se aver paura o coraggio, e lo specchio sarà il mio giudice giusto.

Un uomo disse: la saggezza è la paura che cammina in punta di piedi....

SIAMO NOI

"Solo per esperienza possiamo apprendere ciò che vogliamo e ciò che possiamo: prima non lo sappiamo, non abbiamo carattere, e dobbiamo spesso venir rigettati, da duri urti esteriori, sulla nostra via."
(A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione)