venerdì 31 maggio 2013

L'ANGURIA E LA PALLA

Seduto sul sedile posteriore di un auto in viaggio un bimbo gicava lanciando una palla quà e là all'interno della vettura ,
il finestrino però era aperto e ad un lancio sbagliato la palla andò fuori.
Così per la vettura in corsa e il genitore che non si accorse del fatto accaduto il bimbo perse la palla,  che  rotolando sul ciglio della strada cadde verso un terreno scosceso,  rotolando rotolando andò a finire la sua corsa in un campo di angurie urtandone una  che stranamente era nata  quadrata, e si fermò li vicino.
Per un pò fu silenzio,  poi la palla chiese all'anguria: " Da quanto sei quì?" " Mi trovo quì da un pò, esattamente da quando il contadino mi ha piantato, però sono nata quadrata e forse per questo non verrò nemmeno raccolta"
 Allora la palla le disse: "Che ti impotra, ora prima che faccia troppo caldo e il sole ci farà diventare mosci appena ci sarà un pò di vento rotola con me e da qualche parte andremo,  vedrai sarà bello!!" L'anguria guardandola le rispose:"  Tu sei tonda .......
 Io sono pesante e quadrata".......  




                               Mio padre mi disse così

giovedì 30 maggio 2013


"Il tormento della coscienza per un atto commesso è tutt'altro che rimorso: è dolore per l'aver conosciuto noi stessi nel nostro vero essere, ossia nella nostra volontà, e si fonda sulla certezza d'aver tuttora la medesima volontà."
  "Il rimorso non proviene mai dall'essersi mutata la volontà (cosa impossibile), bensì la conoscenza"

   "Sempre il rimorso è rettificata conoscenza del rapporto tra l'azione e il vero e proprio intento."


                                                                                                                          ( Schopenhauer )                                                                              

martedì 21 maggio 2013

IL GUARDIANO DEL FARE


Non posso volere che l'altro voglia, scrive Schopenhauer, posso comandare che faccia una cosa, ma non posso comandare che voglia intimamente farla:
"deve volere!, è come dire: un ferro di legno".
Qui la spiegazione diventa facile se si vuol capire .
Fare il guardiano del fare, diventa un senso nullo, vuoto, che porta soltanto all'esaurimento della lampada posta sulla torre.
Può il guardiano impedire alla nave di entrare in porto?
Pùò, impedire che la nave vada a sbettere contro gli scogli?
Nò, può solo fare il guardiano del FARO.

MI DISSE UN GIORNO RIDENDO: "IL GUARDIANO DEL FARE?? BELLO!!! POTREBBE ESSERE IL TITOLO DI UN LIBRO"...

mercoledì 15 maggio 2013

IL VASO E LA TORRE

C'era una volta....... Si iniziano così le storie da raccontare no???

Un piccolo uomo con un secchio di acqua fresca camminava sempre sullo stesso sentiero e molto spesso incontrava una donna con un vaso vuoto.
Giorno dopo giorno arrivarono a fare amicizia, allora una volta l'uomo le chiese: "Ma come mai hai sempre il vaso vuoto?"

Lei rispose:"Preferisco tenerlo vuoto perché non trovo mai acqua abbastanza fresca, però ti confesso che comincio ad avere sete, vedo invece che tu hai sempre acqua nel tuo secchio e mi sembra anche abbastanza fresca".
L'uomo rispose:"Se vuoi te ne posso dare un po' ma non credo sia abbastanza fresca come la cerchi tu e quindi sarebbe meglio che non la prendessi". "Ma cosa dici! disse lei, io so riconoscere se l'acqua è fresca e buona, ne voglio, ne voglio!!!" Prese l'acqua e felice continuò il suo cammino...

Il giorno successivo si incontrarono di nuovo e lui le chiese se l'acqua fosse stata fresca come lei desiderasse, essa rispose che era fresca, ma  poca e questa volta ne voleva di più perché le piaceva tantissimo. 

L'uomo allora gliene diede di più e più fresca del giorno precedente.

La donna andò via molto felice e l'uomo restò lì a guardarla, chiedendo a se stesso se stava facendo bene a dare quell'acqua, ma poi pensò: in fondo cosa sto facendo di male, sto dando acqua ad una donna che ha sete anche se penso che non le basterà per molto, vedo che il suo vaso ha dei buchi, ma non importa.

Passò del tempo e l'uomo continuò a darle acqua, ma un giorno si sentì in dovere di dire alla donna che non poteva darle ancora acqua perché non lo riteneva giusto anche se a lui faceva molto piacere farlo.

Si scatenò una reazione inaspettata. "Io la tua acqua la voglio per sempre, non è vero che non puoi, tu non vuoi perché hai paura, hai paura del giudizio degli altri!!!, tu sei un uomo senza palle ecco cosa sei, avevi acqua fresca e me ne hai data, adesso invece ti rifiuti, perché mi fai questo ora che ho trovato l'acqua che cercavo? io ne ho bisogno e voglio la tua acqua!!!"

L'uomo con pazienza le disse che conosceva un'altra persona la quale poteva aiutarla a chiudere quei buchi nel vaso e a cercare l'acqua fresca nel giusto posto, lei accettò la proposta ma dopo un pò disse che non aveva senso, che lei era in grado da sola di chiudere i buchi nel vaso e conosceva bene la strada che voleva percorrere per arrivare alla sua meta, anche se essa comportasse dei problemi.
 
L'uomo comunque nel frattempo continuò a darle acqua...

Poi, per concludere, dopo un lungo cammino tortuoso la donna si trovò a dover dire a se stessa che non era riuscita né a chiudere i buchi nel vaso né a trovare la strada giusta per la meta prefissata, allora un bel giorno disse all'uomo: "Non voglio più la tua acqua, mi ha fatto camminare sempre in salita portandomi alla cima di una torre e quando avevo tanta sete invece di dissetarmi mi ha fatto cadere giù, grazie!!!!!"
                                                                                                             
Sicuramente esiste una morale, la mia è :  EH GIA'!......
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giovedì 9 maggio 2013

Foglie di prmavera




Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna aver pazienza: essa tramuta in burla la sua offesa.

Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano ruba qualcosa a se stesso.
                                              
                                                 William Shakespeare.

mercoledì 8 maggio 2013

LA VITA CHE VA...



Tutto passa nella calma del tempo che inesorabile scorre
accompagnato dal silenzio dovre restano i ricordi che furono parte di noi.

Così scalando le pareti buie e rocciose dell'inferno lentamente si ritrova la via del nostro essere, e con lei la luce del sole....
                                 P. luciano.

martedì 7 maggio 2013

E FU FESTA GRANDE.....

Un tizio andò in bagno a fare pipì e si rese conto che la sua pipì aveva un aspetto particolare, un colore molto vivace, e un odore di spumante appena stappato al punto che spumeggiava proprio come fosse  tale, allora si bagnò le dita e assagiò....aveva veramente sia il profumo che il sapore di spumante!!!!, chiamò la moglie e le disse: guarda cara! questa è una magia!! , faccio pipì che sa di spumante ,fa anche le bollicine!!!!, la moglie disse: allora dobbiamo festeggiare!!, si!! Si!! disse lui, vai a prendere due bicchieri!, la moglie andò e tornò con un solo bicchire, allora il marito disse: perchè un bicchiere solo?? avevo detto due!!!, lo sò caro ma il bicchiere è per te io mi attacco alla bottiglia!!!!!! ah ah ah ah


La Passera sotto la foglia.....

Uu giorno di pioggia, in un piccolo boschetto una passera per non bagnarsi si rifugiò sotto una foglia.....mentre stava lì tutta sola, vede arrivare una tortora , allora la passera si fece un pò da parte e fece riparare anche lei, dopo un pò arriva un colombo, allora la tortora spinse la passera un pò più in là e il colombo entrò anche lui sotto la foglia, la passera cominciò a bagnarsi un pò,  poi ecco una cornacchia...... tutti un pò più in là, e sotto anche lei, la passera a quel punto si trovò al limite , e si bagnò quasi tutta!!!, ad un certo punto arriva un grosso gabbiano che con la sua imponenza  fece spostare la cornacchia per entrare sotto la foglia, a quel punto la passera essendosi dovuta spostare sempre di più si trovò completamente fuori dalla foglia , e si bagnò completamente tutta.............
morale della favola?
Più l'uccello è grosso, più la passera si bagna!!!!!! 

lunedì 6 maggio 2013

MISTERIOSO DESIDERIO

Vuoto di desiderio, percepisci il mistero.
pieno percepisci le manifestazioni.

Il segreto attende il discrescimento di occhi non annebbiati dal desiderio; coloro che sono vincolati dal desiderio ne vedono solo il contenitore esterno.

E sia che un uomo spassionatamente veda il nucleo della vita o appassionatamente ne veda la superfice.

Dall'eterno non-esistere perciò serenamente osserviamo il misterioso
inizio dell'Universo;
dall'eterno esistere chiaramente vediamo le distinzioni apparenti.

Così è nel costante alternarsi del Non-essere e dell'essere che si vedranno dell'uomo il prodigio, dell'altro i confini.

Ecco perché quando si è costantemente esenti da passioni, se ne vede l'essenza spirituale; quando si hanno costantemente passioni, lo si percepisce sotto forma limitata.

Tramite il non essere ne cogliamo il segreto
Tramite l'essere ci accostiamo all'accesso

Così nell'innocenza vediamo l'inizio / nella passione vediamo la fine..

Perciò come sempre nascosta dovremmo contemplare l'essenza intima:
come sempre manifesti dovremmo contemplare  gli aspetti esteriori.....
                                                           


                                                             LAO TZU






domenica 5 maggio 2013

Il pesante è la radice del leggero

Il pesante è la radice del leggero,
La quiete è signora dell'agitazione.
Per questo il saggio,viaggiando tutto il giorno,non si allontana mai dal carro con i bagagli.
Malgrado vi siano magnifici panorami,
dimora tranquillamente in suprema naturalezza.
Come può allora il signore di mille carri considerare se stesso
più leggero del mondo?
Se si comporta con leggerezza, perde le sue radici,
se si agita , perde la sua signoria.
                                                     lao tzu

LUCIANONE, M'HAI PROVOCATO, E IO ME TE MAGNO.....

giovedì 2 maggio 2013

PARLARE PER NON DIRE.....

Passò qualche giorno senza che ci incontrassimo, poi una mattina di nuovo ci vedemmo al solito bar, ma non so come (forse un istinto) qualcosa del suo viso mi dava una sensazione che non fosse tranquillo, non capivo però se fosse preoccupato oppure in un atteggiamento sfuggente come se non volesse parlare con me, lo salutai, non aprii nessun discorso, gli dissi solo: prendi il caffè?, rispose sì grazie, dopo il caffè gli offrii la solita sigaretta, ci fu un po' di silenzio, poi lui mi disse: sai, ti ho chiesto di scrivere la mia storia ma non sono più sicuro di volertela raccontare, forse sarebbe meglio che tutto si fermi a quello che di me sai senza andare avanti, non vorrei che tu in qualche modo ti prenda pene che non ti appartengono, meglio che restiamo solo semplici amici così questi caffè e queste sigarette che fumiamo ogni tanto quando ci incontriamo qui al bar avranno sempre un buon sapore.....
Provai un po' di dispiacere non lo nascondo, ma dissi: ok, non ti preoccupare stai tranquillo
se non vuoi più parlarne tu saprai sicuramente il perché, allora lui rispose: non lo faccio per me ma per chi potrebbe poi leggere e non voglio essere causa di  malessere per nessuno, scrivi se vuoi soltanto quello che sai fino a questo momento, questo lo puoi fare, ok dissi io. Ora che ho scritto questa piccola parentesi di un fatto a me accaduto, dico a me stesso: perché ha cercato me, cosa voleva realmente da me?.........

Posso solo fare supposizioni ma penso che lui abbia capito per qualche sua intuizione che io potessi solo ascoltarlo, aiutarlo in diversi modi ma non mi sarei mai preso carico totale delle sue pene sofferte quindi preferì il silenzio,(è stato saggio nel capire) io non lo avrei mai giudicato, qualsiasi storia lui mi avesse raccontato e non sarei mai entrato nel suo mondo, ma non posso affermare la stessa cosa per chi poi avrebbe letto......
Il caffè e la sigaretta la mattina hanno ancora un buon sapore....... fine della storia di YORA.......(Un amico che mi ha insegnato cos'è il non dire)....


 A questo punto ognuno tragga la sua morale
 ma alla fine penso ce ne sia solo una.....

 Sii sempre disponibile per chi ha problemi senza entrare mai nel suo cerchio altrimenti  non sarai un bene per lui.... E se lui non ti tirerà  dentro non cercherà mai la tua morte morale. 
     














mercoledì 1 maggio 2013

ASCOLTANDO YORA......(parte 3°)


Passò qualche settimana e cominciò a raccontare:
Sai, vengo da un paese non molto lontano, ma sono  in questa città da moltissimo tempo, pensa che quando mi chiedono: di dove sei, mi viene da dire sono di Roma, in realtà sono un campagnolo straniero.
Sono sposato e ho figli abbastanza grandi che a loro modo hanno ormai la loro vita, figli tranquilli senza tanti grilli per la testa come purtroppo succede in molti ragazzi di oggi che si ritrovano grandi e ancora non hanno né arte né parte, ma non sono qui per parlare di questo, ognuno fa quello che vuole nella vita.
Nutro per loro un grande amore (da genitore chiaramente), un amore che a volte può sembrare anche possessivo perché vorrei che non andassero mai via, e nel sapere che questo è vicino sinceramente mi angoscia un po’,  forse perché non vedo ancora una padronanza di vita in loro, ma capisco che la vita è così e bisogna accettare ciò che troviamo in questo cammino, poi io non posso certamente mettermi a fare sermoni, perché sono sempre stato un capoccione che ha voluto fare tutto da solo, anche se per forze maggiori ho dovuto fare da solo, i miei genitori non potevano darmi molto specialmente mia madre che per andare avanti doveva lavorare molto e quindi io sono cresciuto praticamente sulla strada, che poi tutto sommato mi ha reso duro abbastanza da sopportare tante disavventure e non solo….
Persi mio padre abbastanza giovane e dovetti affrontare molte cose senza i suoi consigli, però devo ammettere che quelli ricevuti da lui quando era in vita (che non furono pochi ) mi sono serviti abbastanza anche se poi qualcuno pur sapendolo ho fatto finta di non saperlo, forse se ci fosse stato avrebbe fatto in modo che non sbagliassi, ( sempre ammesso che io gli avessi dato retta!!)…….per esempio, l’ultimo sbaglio che ho fatto di recente che poi per dirla proprio tutta non so se sia stato uno sbaglio oppure un bene, dico così perché penso che la vita  va vissuta come vogliamo noi , ma capita anche che a volte lei vive noi, e allora diventa difficile usare una razionalità perfetta , siamo tutti umani se pur stranieri no?...

Cazzo, è passato del tempo e non mi sono accorto che si è fatto tardi, YORA scusa ma devo andare ad aprire continuiamo domani scusa, ciao ciao, sì sì scusami tu ci vediamo domani…………………….(parte 3°)

YORA.. parte 2°


SECONDA PARTE

Dopo quel primo approccio un po' particolare le cose furono diverse,  sembrava che noi ci conoscessimo già da tanto tempo, e spesso la mattina un caffè insieme diventò una cosa normalissima. Dopo il caffè, come quasi tutti gli umani di questo mondo ci fumavamo una sigaretta e durante quei cinque o dieci minuti che passavano veloci ma soprattutto piacevoli mi resi conto che YORA cercava in qualche modo di voler parlare di sé,  (dico questo perché io non gli chiesi mai chi era, da dove veniva ecc ecc) ma lui da solo ogni giorno dava a me qualche sua notizia, allora gli feci capire che si poteva aprire,  che lo avrei ascoltato e soprattutto non giudicato. (vedevo in lui una grande voglia di sfogo)

Così una mattina mi chiese: tu hai mai sofferto per amore?
Risposi : certo che ho sofferto, chi è che nella vita non ha mai sofferto per questo, e ti assicuro che conosco le ferite dell’amore, ho molte cicatrici …..YORA sorrise…. mi disse vorrei raccontarti la mia storia,  appena mi si staccherà l’ultima crosticina dalla pelle inizierò a parlartene,  (voleva sicuramente conoscermi ancora)  oppure ancora per lui sarebbe stata sofferenza parlare visto che accennò alla crosticina, io dissi soltanto: va bene, ci salutammo e andai…….......(parte2°).......

CUORE SACRO....