giovedì 30 maggio 2013


"Il tormento della coscienza per un atto commesso è tutt'altro che rimorso: è dolore per l'aver conosciuto noi stessi nel nostro vero essere, ossia nella nostra volontà, e si fonda sulla certezza d'aver tuttora la medesima volontà."
  "Il rimorso non proviene mai dall'essersi mutata la volontà (cosa impossibile), bensì la conoscenza"

   "Sempre il rimorso è rettificata conoscenza del rapporto tra l'azione e il vero e proprio intento."


                                                                                                                          ( Schopenhauer )                                                                              

Nessun commento:

Posta un commento