"Il tormento della coscienza per un atto commesso è tutt'altro che rimorso: è dolore per l'aver conosciuto noi stessi nel nostro vero essere, ossia nella nostra volontà, e si fonda sulla certezza d'aver tuttora la medesima volontà."
"Il rimorso non proviene mai dall'essersi mutata la volontà (cosa impossibile), bensì la conoscenza""Sempre il rimorso è rettificata conoscenza del rapporto tra l'azione e il vero e proprio intento."
( Schopenhauer )
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